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Arte e Realtà Aumentata: un binomio vincente

Arte e Realtà Aumentata

Arte e Realtà Aumentata

Negli ultimi anni abbiamo assistito alla tendenza di applicare le nuove tecnologie ai più svariati settori, un processo di Digital Trasformation che ha cambiato abitudini e istituzioni che fino a poco tempo fa sembravano destinate a rimanere eternamente immutabili.

I media immersivi, di cui realtà virtuale e aumentata fanno parte, hanno modificato l’esperienza dei visitatori dei musei e delle mostre d’arte, mentre internet e i social media sono già da tempo i più diffusi mezzi di informazione e pubblicità per il vasto pubblico.

Volendo porre la nostra attenzione nei media immersivi, dobbiamo innanzitutto distinguere tra realtà virtuale, che offre l’opportunità di immergersi completamente in una realtà diversa attraverso il supporto di visori ma che rischia di disorientare lo spettatore, anche a causa del fenomeno del motion sickness, e realtà aumentata.

La realtà aumenta aggiunge nuovi elementi al mondo reale ed è una tecnologia relativamente più semplice e matura per un uso diffuso all’interno dei luoghi della cultura, perché riesce a non snaturare la storia e gli elementi di quel luogo, aggiungendo invece informazioni attraverso nuove opportunità di comunicazione.

La realtà aumentata come strumento di engagement nel mondo dell’arte

Sono proprio le nuove possibilità di comunicazione allo spettatore il vero fattore di successo dei media immersivi e non la semplice applicazione della tecnologia, perché se vogliamo effettivamente parlare di miglioramento è importante fare riferimento a una cultura digitale che il pubblico deve metabolizzare e fare propria, non una novità passeggera che ha il solo scopo di stupire.

In altre parole, è necessario innovare la comunicazione attraverso idee originali, punti di vista differenti e soluzioni coraggiose che rendano i media immersivi un qualcosa in più di estremamente prezioso e necessario per la nostra esperienza. A questo scopo, l’impulso al cambiamento nel nostro Paese è stato già dimostrato in occasione di numerose iniziative ad opera di pionieri del digitale.

Alcune tra le prime e ben riuscite soluzioni innovative nel settore delle esposizioni in Italia sono state avviate con Expo 2015, dove diversi padiglioni dei vari Stati presenti all’evento proponevano esperienze digitali, e sono continuate con l’apertura del museo multimediale del ‘900 M9 a Mestre.

Un grande lavoro di ricerca e aggiornamento nella cultura digitale in ambito artistico ed accademico è stato portato avanti da Carraro LAB, con progetti di sviluppo legati a realtà virtuale, smart school, istallazioni immersive e augmented reality. Non è un caso che l’azienda abbia collaborato con enti governativi e grandi multinazionali, portando a casa dieci premi internazionali per la cultura digitale.

Grazie a queste realtà di successo, possiamo affermare con sicurezza che il rapporto tra realtà aumentata e arte riesce oggi a trasformare la visita ad un museo in un personale percorso emozionale oltre che informativo, riuscendo a coinvolgere giovani e vecchie generazioni.

Il fine più immediato dell’utilizzo della realtà aumentata è infatti l’aumento dell’engagement, arricchendo la fruizione delle opere d’arte con contenuti interattivi: ad esempio, utilizzando lo smartphone per accedere a informazioni aggiuntive, lo spettatore si immerge in un contesto virtuale ad alto impatto emotivo che lo coinvolge rendendolo partecipe e attivo.

Ma volendo schematizzare i benefici dell’applicazione della realtà aumentata all’interno di mostre e musei, potremmo dire che:

Se volete assistere ad una piccola dimostrazione di realtà aumentata, potete seguire il seguente LINK per accedere al QR Code di un’opera di Matteo Giuntini. Utilizzando la fotocamera del vostro smartphone potrete seguire le istruzioni che compariranno sullo schermo e visualizzare il quadro direttamente su una parete della vostra abitazione.

Le creazioni uniche dell’artista, che fanno parte della mostra “HIDEBEHIND” a cura di Vera Canevazzi Art Consulting, possono essere acquistate online, per questo motivo risulta particolarmente utile dare la possibilità ai potenziali clienti di rendersi conto di quale sarebbe il valore artistico delle opere acquistate nell’ambiente in cui desiderano esporle.

La mostra in realtà aumentata sarà disponibile fino al 15 settembre ed ha già riscosso un notevole successo, a prova del valore aggiunto che queste iniziative offrono ad artisti, collezionisti, critici e pubblico, ma anche nei confronti di studenti e appassionati di nuove tecnologie che, incuriositi dalla facilità di utilizzo del mezzo, hanno potuto conoscere le opere d’arte proposte.

Insomma, l’applicazione della realtà aumentata nel mondo dell’arte ha già portato a risultati visibili: un binomio vincente che ha la capacità di mettere lo spettatore al primo posto e di offrire agli operatori culturali e artistici nuove opportunità e punti di vista. 

Contattaci per maggiori informazioni e aggiornamenti relativi ai nuovi orizzonti artistici legati alle tecnologie digitali.

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