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La grande mostra di Nicolas Party a Lugano

la grande mostra di nicolas party

Pastelli, erotismo, nature morte e ambienti immersivi.

 

L’estate è un momento speciale per chi ama visitare le mostre d’arte. Fino al 9 gennaio 2022, è possibile ammirare un’esposizione a dir poco speciale. Si tratta di Rovine, la personale di Nicolas Party. La mostra in questione è allestita presso il MASI (Museo d’Arte della Svizzera Italiana), uno dei più importanti spazi d’arte della città svizzera.

 

Il percorso espositivo è un’impresa sorprendente, una mostra concepita dall’artista in persona con lo scopo di valorizzare al massimo la sala grande situata al piano interrato dell’edificio di Via Canova 10, una fucina di creatività che, dall’apertura nel 2015, ha iniziato a rappresentare un punto di riferimento fondamentale per tutti gli appassionati d’arte in Svizzera e non solo.

 

Il percorso in cinque ambienti

La mostra di Nicolas Party a Lugano è un percorso espositivo che si contraddistingue per cinque ambienti differenti. Ciascuno di essi, è dedicato a uno specifico tema dell’opera di Party, nato a Losanna nel 1980.

 

Si parla di preciso di natura morto, ritratto, vedute di ambienti rocciosi, grotte e paesaggio. Come gà detto, l’artista ha lavorato anche sugli spazi dove sono esposte le sue opere. Lo ha fatto in collaborazione con Sarah Margnetti, arrivando a un risultato che è una gioia per gli occhi del visitatore. Lo spettatore che scopre la mostra, viene infatti ammaliato da colori accesi, ma anche da un uso sapiente del trompe l’oeil e da un estro artistico che riesce, in maniera molto felice, a imitare il marmo policromo.

 

In questo scenario, è possibile scoprire la meraviglia delle opere di Party. L’artista elvetico, attivo sia come pittore, sia come scultore, in questa mostra ha messo in primo piano tutta la potenza della sua creatività.

 

Entrando nel vivo delle opere esposte, è possibile parlare della presenza di trentuno dipinti realizzati utilizzando il pastello. La mostra di Nicolas Party a Lugano si contraddistingue anche per la possibilità di ammirare quattro sculture finemente dipinte. Una di esse, di dimensioni notevoli, si trova all’esterno dello spazio museale. Le opere appena ricordate sono state realizzate dall’artista elvetico negli anni compresi tra il 2013 e oggi.

 

Guardandole, è possibile scoprire una peculiarità che contraddistingue da sempre il mondo creativo di Party. Di cosa stiamo parlando di preciso? Della palese predilezione per l’utilizzo di tonalità cromatiche particolarmente forti e vivaci. Noto per l’utilizzo frequente dei contrasti cromatici e per la semplificazione della resa figurativa, Nicolas Party permette ai visitatori di questa mostra di andare alle radici del suo percorso nell’arte. L’approccio alla figura e al colore che è possibile apprezzare le influenze del mondo dei graffiti, universo che ha visto, diversi anni fa ormai, Party muovere i suoi primi passi da artista.

 

Visitare la mostra Rovine significa immergersi in un mondo totalmente staccato dalla realtà. Ogni opera, infatti, prende come punto di riferimento l’immaginazione dell’autore elvetico. Non esiste tempo, non esistono vincoli fisici a uno specifico contesto geografico o ambientale.

 

Il bello va ben oltre il viaggio appena descritto. La magia delle opere di Nicolas Party che è possibile ammirare a Lugano riguarda la possibilità di riuscire, nonostante la lontananza dalla realtà concreta che sperimentiamo tutti i giorni, a ritrovare comunque qualcosa di conosciuto.  Basta infatti uno sguardo per riconoscere, nelle forme sulle tele e che si delineano nell’aria, tracce di volti e di elementi vegetali.

 

Il linguaggio creativo di Party è universale, in grado di abbracciare il mondo interiore di chiunque a prescindere dalla cultura e dalle origini. Ogni opera, infatti, vive della magia di quella sensorialità che fa parte dell’esistere di ogni essere umano.

 

I lavori di questo artista elvetico si contraddistinguono anche per un altro aspetto interessante. Quale, di preciso? Gli occhi costantemente aperti sulla storia dell’arte. C’è chi, per esempio, guardando i suoi dipinti a pastello coglie degli stilemi tipici del surrealismo. Per quel che concerne invece le scelte cromatiche, è possibile apprezzare un approccio che, in alcuni casi, può ricordare quello dei Fauves.

 

L’ispirazione di Party affonda le radici nei secoli: per rendersene conto, basta citare il suo amore viscerale per il pastello, un alleato della pittura che ha fatto parte del mondo creativo della ritrattista Rosalba Carriera, una delle grandi donne – purtroppo spesso messe in secondo piano nei programmi scolastici e nei momenti di divulgazione – della pittura italiana.

 

Non resta davvero che concedersi qualche ora – o anche una giornata – nella città svizzera e dedicare del tempo alla scoperta di questa mostra speciale. Nicolas Party, che da tempo vive e lavora a New York, è un nome del mondo dell’arte che merita di stare sotto i riflettori. Dopo la sopra citata formazione nel mondo dei graffiti, universo che ha dominato la sua vita per circa un decennio, si è focalizzato sull’animazione 3D, riuscendo, nel contempo, a conseguire un master presso la Glasgow School of Art e a conquistare, nell’arco di pochi anni, il consenso sia della critica, sia del pubblico.

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