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L’Orizzonte di Tomás Saraceno a Copenhagen. Un percorso ad arte verso il futuro

Tomas Saraceno

Entrare nell’universo immersivo di Tomas Saraceno significa ripercorrere i sentimenti e le inquietudini dell’uomo moderno, guardando con occhio critico la realtà contemporanea e immaginando un futuro in cui uomo e madre natura raggiungono nuovi e inaspettati legami.

L’orizzonte degli eventi, ovvero Event Horizon, è il nuovo percorso espositivo creato dall’artista tra le sale sotterranee Cisternerne di Copenhagen, un viaggio oscuro e misterioso che conduce lo spettatore verso un’esperienza post apocalittica: un vero e proprio percorso ad arte verso un futuro prossimo che porta con sé la morte e la rinascita del mondo che conosciamo.

Ma prima di addentrarci in questo viaggio inaspettato dobbiamo fare qualche passo indietro e tornare in Italia, per ripercorrere insieme a Thomas Saraceno i luoghi che hanno visto le origini dell’essere umano e celebrato la sua grandezza nel corso della storia.

Tomas Saraceno e il sottile filo di ragno che lega il mondo

Sono trascorsi appena nove mesi da quando, nel novembre dello scorso anno, le opere visionarie dell’artista incantavano Palazzo Strozzi nel cuore di Firenze, proponendo una nuova interpretazione rinascimentale della contemporaneità in quegli stessi luoghi in cui il Rinascimento ha messo radici e cambiato nel profondo l’identità storica e culturale del nostro Paese.

La mostra fiorentina mirava a ribaltare la normalità delle abitudini umane, mettendo lo spettatore nelle condizioni di ripensare al mondo globalizzato in cui vive, ponendosi importanti domande rispetto la realtà che ci circonda e provando a immaginare un futuro in cui le nostre azioni sono guidate da un moto ecologico universale.

In altre parole, Tomas Saraceno vive una forte contrapposizione tra antropocentrismo e natura; da una parte troviamo infatti l’Antropocene, un mondo dove l’uomo egoista ha danneggiato irreversibilmente l’ecosistema in cui vive, e dall’altra l’Aerocene, una dimensione in cui viene a crearsi un nuovo equilibrio condiviso:

Le emissioni di carbonio riempiono l’aria, il particolato galleggia nei nostri polmoni, mentre le radiazioni elettromagnetiche avvolgono la terra. Tuttavia è possibile immaginare un’era diversa, l’Aerocene, caratterizzata da una sensibilità proiettata verso una nuova ecologia di comportamento. Gli ecosistemi devono essere pensati come reti di interazione al cui interno ogni essere vivente si evolve insieme agli altri. Focalizzandoci meno sull’individualità e più sulla reciprocità, possiamo andare oltre la considerazione dei mezzi necessari per controllare l’ambiente e ipotizzare uno sviluppo condiviso del nostro quotidiano. Lasciamo che la ragnatela ci guidi.

Le opere dell’artista si ispirano infatti all’aracnomanzia, una particolare tipologia di divinazione che ha origine in Africa e che si basa sull’osservazione dei movimenti e dei comportamenti dei ragni per prevedere il futuro; ma non solo, riescono ad unire architettura, ingegneria, storia ed ecologia creando nuovi modi di comunicare e percepire l’arte.

Ne sono un esempio i meravigliosi Percorsi archeologici della Neapolis di Siracusa, che fino al 30 gennaio 2022 mostrerà ai suoi visitatori un ambizioso progetto multimediale denominato “Anarco-Aracno-Anacro”, dove innovative strutture cercheranno di seguire gli equilibri naturali, ad esempio ricavando acqua potabile dalla flora circostante.

Thomas Saraceno è questo e molto altro, un artista che comunica al cuore delle persone giocando con le emozioni per arrivare ad una sensibilità molto più profonda, così profonda da portarci in un mondo fatto di inquietudini e meraviglie. È il caso di “Event Horizon”, la sua ultima avanguardia artistica che prende il nome dagli inesplorati confini di un buco nero, un viaggio di non ritorno verso nuove esistenze e significati.

Event Horizon: la fine del mondo e il principio di un nuovo inizio

Ed eccoci arrivati all’orizzonte degli eventi, il momento in cui ogni struttura viene distrutta e ricostruita, il luogo in cui termina il nostro viaggio e aggrappandoci all’istinto riusciamo a trovare il coraggio di lasciare dietro di noi quello che conosciamo ed esplorare l’ignoto.

Originariamente nate per garantire acqua potabile agli abitanti della città danese, le sale Cisternerne sono il cuore sotterraneo di Copenhagen: un insieme di ampie e oscure stanze di pietra liscia vengono bagnate da canali e vasche nere come le profondità della galassia. 

Lo spettatore viene attirato in un percorso in barca dove entra subito a contatto con un inaspettato ecosistema di ragnatele illuminate e sfere d’argento fluttuanti che dominano l’oscurità come orbite, lune e pianeti di un universo sconosciuto, quello dove l’essere umano non è più padrone del mondo ma stupefatto osservatore di un nuovo e futuristico equilibrio naturale.

Al termine di questa esperienza, la sensazione è quella di aver attraversato il tempo e lo spazio: il buco nero ci ha riportati indietro da dove eravamo partiti e niente è rimasto come lo avevamo lasciato alla partenza, perché ogni viaggio è un percorso di crescita e il cambiamento interiore è il primo passo per cambiare il mondo.  

La mostra di Thomas Saraceno rimarrà aperta al pubblico fino al 30 novembre e rappresenta un’occasione unica per vivere un’esperienza che ha molti legami di significato con la situazione pandemica che stiamo vivendo e che ci auguriamo non venga limitata dalle eventuali restrizioni sociali che il governo danese potrebbe decidere di adottare.

Contattaci per maggiori informazioni e aggiornamenti relativi all’evento.

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