Parliamo di divinazione e in particolare di quella cinese legata al fondamentale libro dell’I Ching, conosciuto anche come Libro dei Mutamenti o “Zhouyi”. Tramite il libro potremo predire il futuro, certo – precisiamo – non in maniera infallibile, ma attraverso potenti suggerimenti, così da trovare la strada giusta e le condizioni per arrivare a concretizzare il risultato predetto.
Questa caratteristica e curiosa arte della divinazione cinese è diventata radice della cultura cinese: il nome del libro I Ching, romanizzazione del cinese 易经 Yìjīng, individua una filosofia che consiste nel pensare alle cose del mondo in costante cambiamento. Da qui si basa anche la religione del taoismo.
Che cos’è l’I Ching?
Il libro racconta, attraverso diversi concetti, di figure mitologiche che fondarono il mondo e, in più, crearono la razza umana. Tutto questo è divento centrale nella formazione dell’immaginario del popolo cinese, con una sorta di principi che fondarono l’universo stesso in cui abitiamo.
Ciò che caratterizza l’I Ching sono i 64 simboli, chiamati esagrammi, che una volta interpretati nel modo corretto consentono di predire il futuro e lo svolgimento della quotidianità degli individui. Ognuno è composto da sei linee spezzate o continue, che sono la combinazione degli 8 Trigrammi (associati all’acqua, tuono, cielo, terra, montagna, vento, fuoco, lago). Secondo la leggenda, vennero scoperti, mentre osservava il guscio di una tartaruga, dall’imperatore Fuxi, un essere semi-mitologico che educò e insegno le regole sociali e i modi per procurarsi il cibo.
Prendiamo, ad esempio, l’esagramma dell’I Ching 1: secondo oroscopissimi, l’esagramma, chiamato anche Ch’ien (o Quian), rappresenta il creativo. Sottolineiamo che non è sufficiente leggere il libro in ordine, ma il modo giusto è interpretarlo. Vediamo nel prossimo paragrafo come si fa e cosa occorre sapere per farlo. L’intero procedimento è complesso e pertanto spiegheremo solo la prima fase.
L’I Ching: l’interpretazione
Ogni esagramma è formato, come dice la parola stessa, da sei linee in sequenza, che possono essere continue o spezzate e dalla loro combinazione possono nascere quei 64 esagrammi, tutti diversi tra di loro, che avevamo citato prima. Ognuno di essi è composto da una breve descrizione di alcune righe, seguito da raccomandazioni sulle linee transienti che cambiano nel tempo e, infine, da un’immagine relativa ad una rappresentazione naturale. Un certo margine viene così lasciato all’interprete per trarre la sua lettura e per adattarsi alle varie situazioni.
Le linee continue che formano un trigramma o esagramma vengono assimilate al principio dello Yang, che indica il principio cosmico maschile e anche al numero 9. Al contrario, quelle spezzate, riguardano l’opposto delle Yang, ossia lo Yin, e riguardano il principio cosmico femminile e al numero 6. Questa opposizione Yin-Yang sta alla base della cosmologia cinese e questi due “universi”, anche se opposti, si completano a vicenda.
Ora, vediamo come procedere: avremo bisogno di 3 monete uguali e, una volta prese, dovremo pensare ad una domanda precisa, come “Riuscirò ad acquistare una macchina nuova nel prossimo semestre?” o “La prossima estate andrò finalmente in Giappone?”. Una volta che abbiamo bene in mente la domanda, saremo pronti per il lancio delle monete: dalla combinazione delle tre e sorteggiando un esagramma avremo la base per trovare la risposta, grazie alla lettura dell’I Ching.
Come si forma l’esagramma? Partiamo dal basso, con ogni moneta, da potremo avere una linea, fino a completare il simbolo. Le due facce della moneta si collegano una allo yin – e al numero 2 – e l’altra allo yang – e al numero 3.
Sommando, con ogni lancio, il valore numerico di ogni faccia, avremo un valore compreso tra 6 e 9. In seguito, in base al risultato, si dovrà decidere se la linea è spezzata mobile (numero 6), continua fissa (n° 7), spezzata fissa (8) o intera mobile (9). Le linee mobili si trasformeranno nell’opposto mentre quelle fisse rimangono immutate.