Metodo Deepfake e arte

Metodo Deepfake

Nell’ultimo anno, il termine “deepfake” è entrato nei titoli delle notizie e nell’immaginario popolare come qualcosa a metà tra l’apprensione e l’incredulità meravigliata. Nell’era delle fake news, la tecnologia emergente del metodo deepfake sta scatenando nuovi dibattiti e guidando nuovi esperimenti artistici.

Cos’è il metodo Deepfake? 

I deepfake sono video falsi o registrazioni audio che sembrano e suonano proprio come la cosa reale. Il termine “deepfake” è apparso per la prima volta su Reddit nel 2017 e in seguito è stato ampiamente adottato per descrivere contenuti video manipolati per sembrare reali. Dietro il metodo deepfake sta una sofisticata intelligenza artificiale: i video sono infatti creati da una tecnologia di apprendimento dei sempre più accurata che permette di modificare i volti sullo schermo. 

A oggi esistono diverse app che hanno reso i deepfakes accessibili alle masse, concentrando l’opinione pubblica sugli aspetti problematici dell’impiego di questo metodo. Come tutta la tecnologia, il metodo deepfake ha i suoi rischi, ma anche i suoi benefici. 

Metodo Deepfake e arte

Nel campo delle arti e della cultura, i deepfake vengono utilizzati per produrre arte, coinvolgere il pubblico e fornire esperienze personalizzate ai visitatori in un modo che non è mai stato fatto prima. 

Un modo d’impiego del deepfake in arte è quello di “dar vita” alle opere d’arte famose. Nel 2019, i ricercatori del Samsung AI Center di Mosca e dello Skolkovo Institute of Science and Technology hanno preso la Monna Lisa di Leonardo da Vinci e il Ritratto di Johanna Staude di Gustav Klimt, e li hanno manipolati per parlare e muoversi come se fossero persone reali.

Oltre a manipolare le opere d’arte, il metodo deepfake può essere molto utile alle istituzioni museali per aumentare il coinvolgimento del pubblico, offrendogli esperienze immersive come nel caso del Dali Museum di St. Petersburg, in Florida. Il museo si è avvalso di una tecnica di editing e rendering guidata dall’AI per realizzare una riproduzione a grandezza naturale di Salvador Dalì, ripresa da migliaia di ore di filmati d’archivio. Dalí appare ai visitatori quando premono il campanello del chiosco dove vive, e racconta loro storie sulla sua vita”. Così i visitatori hanno potuto ascoltare la vita dell’artista spagnolo direttamente dalla “sua stessa bocca”. 

Metodo Deepfake e rischi

Alcuni artisti hanno invece iniziato a fare un uso “puro” del deepfake sfruttando il suo essere al limite tra reale e virtuale, che ci porta a ripensare e ridefinire i nostri modelli di percezione della realtà. Nel 2019, l’artista britannica vincitrice del Turner Prize Gillian Wearing ha utilizzato un video deepfake per creare una nuova estensione della sua mostra al Cincinnati Art Museum, “Life: Gillian Wearing”. Gli artisti Bill Posters e Daniel Howe hanno invece utilizzato il metodo deepfake per un’operazione di potente commento sociale: i due hanno creato un video deepfake di Mark Zuckerberg, come parte di un’installazione artistica concettuale chiamata Spectre, inclusa in una mostra chiamata “Alternate Realities” alla Site Gallery di Sheffield, Inghilterra. Il video presenta una forte critica sul discorso della sicurezza dei dati nel mondo dei big data attraverso la somiglianza sorprendentemente realistica di Mark Zuckerberg, l’esponente di spicco di questa realtà. 

Sia che il metodo deepfake venga usato come strumento per la creazione artistica o nella comunicazione e mediazione nei musei, potrebbe cambiare il modo in cui le persone si approcciano all’arte e allo spazio espositivo.Tuttavia, come tutte le altre tecnologie, ci sono sia opportunità che rischi. Dovremmo sia essere aperti e informati sul loro potenziale nel mondo delle arti, sia continuare a cercare di proteggerci dal loro uso negativo, migliorando gli algoritmi che individuano la manipolazione e adottare misure, anche legali, per prevenire l’uso improprio di questa tecnologia. 

 

Vittorio Casale

Vittorio Casale

Ciao sono Vittorio Casale, sono Laureato in Storia e Filosia. Insegno con tanta passione ai miei studenti, ho la passione della montagna e del trekking. Adoro la mia famiglia, composta da mia moglie e due piccoli angioletti (forse :D). Vittorio Casale è un blog che nasce con l’idea di divulgare la bellezza dell’arte, della scrittura e tutto ciò che riguarda il tema della cultura, in tutte le sue sfaccettature. Musei, sculture, dipinti, libri e storia dell’arte sono solo alcuni degli argomenti che tratteremo per esaminare questo mondo a 360 gradi.

Sono quasi 20 anni che lavoro in questo affiscinante mondo e proverò con il blog Vittorio Casale a trasmettervi le emozioni che provo io quando parlo d’Arte ma anche consigli su come scrivere un libro, su quali musei o mostre andare a visitare e se non vi annoia anche qualche pillola di vita quotidiana.

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