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Cattedrale di Notre-Dame: elementi architettonici

Cattedrale di Notre-Dame

“Dalle origini delle cose fino al quindicesimo secolo dell’era cristiana incluso, l’architettura, infatti, è il gran libro dell’umanità, l’espressione principale dell’uomo ai suoi diversi stadi di sviluppo, sia come forza fisica, che come intelligenza”.

Victor Hugo

 

La cattedrale di Notre-Dame, un gioiello del gotico francese, sorge dove avvenne il primo insediamento romano della città di Parigi, un luogo significativo chiamato “Île de la Cité”, cuore pulsante della capitale francese. Questa grandiosa costruzione religiosa è uno dei più grandiosi esempi dello stile gotico sviluppatosi in Francia a partire da elementi tardo-romanici.  

La prima pietra di Notre Dame fu posta nel 1163, per volere del vescovo di Parigi Maurice de Sully, sotto il regno di Luigi VII, e i lavori durarono fino al 1345, anche se nel corso dei secoli l’architettura fu più volte ripresa, seguendo anche i cambiamenti storico-sociali. Da Giovanna D’Arco a Napoleone Bonaparte, passando per la Rivoluzione Francese, la cattedrale di Notre Dame rimane ancora oggi un punto di riferimento per l’identità e la memoria dei cittadini francesi.

Lo stile gotico della cattedrale di Notre-Dame

La cattedrale di Notre-Dame rientra nello stile Gotico, caratterizzato dallo slancio verticale e dall’eleganza di forme sottili e sinuose. Tuttavia, nella struttura della cattedrale parigina sono evidenti legami con lo stile Romanico, soprattutto nella facciata che rispetta la regola del rettangolo aureo (utilizzata anche nel Partenone) una formula strutturale che ricerca la proporzionalità e l’equilibrio, retaggio dello stile classico.

Le logge con statue, cornici, gallerie, torrioni massicci che alludono al Romanico, nonostante compaiano anche bifore slanciate, i portali non sono eccessivamente strombati.

La pianta basilicale ha un impianto centralizzato: una croce latina con un matroneo e doppie navate laterali, con due torri campanarie. L’interno è diviso in 5 navate, i pilastri sono cilindrici; le volte sono a crociera a sesto acuto con nervature (le vele hanno solo funzione di riempimento). Alcuni pilastri presentano fasci di colonnine, le nervature.  

La volontà alla base della costruzione della cattedrale di Notre-Dame era quella di erigere il santuario più alto mai eretto, con una navata di quasi 35 metri d’altezza e due torri che sfiorano i 60 metri, che avrebbero sorvegliato e protetto la città di Parigi dall’alto.

Per riuscirci fecero uso di un guscio sottilissimo sostenuto da archi rampanti e contrafforti appesantiti con guglie e terminano in fantasiose edicole, elementi architettonici che contraddistinguono lo stile gotico, che con Notre-Dame raggiunge nuovi livelli di raffinatezza, innovazione strutturale ed espressività.

Le torri, probabilmente inizialmente cuspidate, occupano in pianta lo spazio delle due navate laterali; i piedritti sono colonne molto massicce; scompare il triforio. La parte del cleristorio è quasi completamente aperta a finestre, infatti a quel livello la struttura è composta solo da pilastri da cui partono le nervature delle volte. Le campate delle volte sono esapartite ed un ruolo importante è rivestito dai costoloni che le seguono.

Un altro elemento iconico di Notre Dame sono i rosoni in vetro colorato sulle facciate, capolavori artistici ed esempi di maestria tecnica, che creano scenografici giochi di luce. Luce che rappresenta la presenza divina. Il più noto è quello sulla facciata occidentale, il celebre rosone con la Madonna che tiene in braccio Gesù tra due angeli.

La cattedrale di Notre-Dame visse un periodo buio durante la rivoluzione francese, quando fu danneggiata e trascurata. Fortunatamente, a partire dal 1831 il romanzo Notre Dame de Paris di Victor Hugo fece ritornare l’interesse per la cattedrale e al contempo denunciò il cattivo stato di conservazione. Seguì un grande restauro durato un decennio e diretto da Eugene Viollet-le-Duc, l’architetto che progettò una grande guglia e i famosi gargoyles di Notre Dame, animali fantastici che servono al deflusso dell’acqua piovana. Al termine dei lavori, il 31 maggio 1864, Notre Dame venne consacrata ufficialmente.

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